Da 2 a 13 giocatori.
Tredici personaggi che sembrano provenire da un universo di fantasy medioevale passano di mano in mano tra i giocatori che ne usano i poteri per accrescere le proprie ricchezze. C'è solo un piccolo problema... I ruoli sono coperti e nessuno può essere sicuro della corrispondenza tra la propria carta e il potere che sta attivando!
Scopo del gioco è arrivare a possedere 13 monete partendo da 6 iniziali. Ogni personaggio è dotato di un potere che permette di ottenere monete o rubarne o danneggiare gli altri a proprio vantaggio. Durante il turno i giocatori possono scegliere se attivare il potere che credono di avere, scambiare (o fingere di scambiare) la propria carta ruolo con qualcu altro o guardare la carta in proprio possesso.
Come già detto, però, raramente si è certi della propria carta e un avversario può confutare l'utilizzo del potere. A quel punto il giocatore di turno e chi l'ha confutato devono rivelare a tutti la propria carta, se tra loro c'è il reale possessore del ruolo dichiarato questi attiva il potere, chi ha sbagliato paga invece una moneta al tribunale.
Così, in una rincorsa alla carta più utile, nel giro di poco gli abbinamenti carta-giocatore memorizzati all'inizio finiscono a gambe all'aria e sta alla capacità deduttiva del singolo interpretare i bluff per ricostruire i movimenti delle carte.
Di Mascarade colpiscono sin da subito le incantevoli illustrazioni, credo sia il primo elemento che spinge all'acquisto. Oltre alle carte personaggio ci sono le monete e il tribunale, entrambi di cartone. Le regole sono poche e chiare, per cui ci si diverte sin dalla prima partita. E' abbastanza veloce, durata di circa mezz'ora, ma ci si mette anche meno, per cui può essere un ottimo intramezzo per quando si ha poco tempo.
Va da 2 a 13, ma in 2 e 3 il gioco è un po' snaturato, personalmente preferisco giocare in 4-5 con una carta coperta al centro che funge da giocatore neutrale, perché trovo che lasci più spazio ai bluff, o in 10-13, perché con l'aumentare dei personaggi diventa più interessante ricostruire le posizioni delle carte.
Un difetto è che spesso si giunge sulla soglia della vittoria in tanti e diventa impossibile tenere a bada tutti, per cui sta alla fortuna scegliere il vincitore, ossia il primo che non si riesce a ostacolare. Di buono c'è che la concentrazione e la strategia pagano: solitamente sono i più attenti che si avvicinano più facilmente alle fatidiche tredici monete, questo fa sentire abbastanza fautori del proprio destino.
Un rischio è che, se non tutti i giocatori sono interessati a giocare con attenzione (cosa che capita essendo un gioco semplice e per tante persone), gli scambi vengono fatti a caso e si perde il senso del gioco e il divertimento anche per coloro che si stanno impegnando.