IstanbulDa 2 a 5 giocatori.
Istanbul ricrea un mercato del mondo arabo, con tutta una serie di bancarelle per lo scambio di merci e monete, rappresentate da 16 carte disposte secondo un ordine ogni volta differente, se lo si desidera.
Ogni giocatore gestisce un mercante con i suoi assistenti: egli si muove da una bancarella all'altra lasciando il proprio assistente a sbrigare le faccende e, quando li ha terminati, deve tornare al punto di ritrovo (una delle 16 carte) per poterli richiamare a sé e ricominciare il giro. Si aggiungono alcuni "personaggi" neutrali che si possono incontrare in questa o quella bancarella che offrono ovviamente dei vantaggi.
Lo scopo del gioco è ottenere un certo numero di rubini, che sono l'obiettivo finale di varie azioni: ottenere due vantaggi da una stessa moschea, migliorare il proprio carro fino all'ultimo step, scambiare merci o monete per guadagnare ulteriori rubini.
Al di là dell'aspetto positivo di grafica e materiali, ritengo che Istanbul sia un gioco ottimo sotto tutti gli aspetti. E' ben curato, offre varietà nella raccolta punti vittoria (i rubini) e nella gestione e acquisizione delle risorse. Favorisce chi prima arriva in un determinato luogo, perciò bene o male tutti hanno un vantaggio da una parte e svantaggi altrove, perciò occorre cercare di capire dove è meglio investire prima. Ho trovato dinamiche originali e simpatiche; c'è una piccola componente fortuna, legata ad un paio di azioni che richiedono il tiro di dadi e alla pesca di alcune carte bonus, ma non mi sembra sia molto incisiva.
Devo ancora provarlo con vari numeri di giocatori, per ora posso dire che in 3 ha girato molto bene. La partita dura un'oretta buona, ovviamente non è consigliabile come gioco d'esordio per chi è digiuno da giochi da tavolo.
Consigliatissimo, in ogni caso!