La finesse è una strategia per dare un indizio ad una persona per far capire a due (o più) persone quali carti ci sono da giocare, con un solo indizio verranno giocate MINIMO due carte. Quindi questo metodo è utilissimo per risparmiare indizi, specie quando si gioca con sei colori. Il meccanismo può apparire molto complesso, ma in realtà è più complicato da spiegare che non da giocare/vedere in partita.
In pratica si tratta di dare un indizio su una carta giocabile ad un giocatore non immediatamente successivo a noi. Quindi se ad esempio ci sono Tizio, Caio e Sempronio che stanno giocando con le seguenti mani.
Tizio: 4 3 2 2 1
Caio: 2 3 5 5 1
Sempronio: 3 1 1 2 4
E per terra ci sono 1 2 2
Se Tizio dà come indizio 3 a Sempronio, allora Sempronio darà per scontato che il 3 che ha in mano sia da giocare. Ma in realtà non lo è, perché è un 3 e per terra c'è solo l'1. Quindi, dopo che Tizio avrà dato l'indizio a Sempronio verrà il turno di Caio. Caio si domanderà perché Tizio ha dato un indizio a Sempronio su una carta che non si può giocare e a quel punto potrà dedurre che la mossa di Tizio è una finesse. Ovvero che la carta che permetterebbe a Sempronio di giocare il suo 3 spetta a lui (Caio) giocarla. A questo punto Caio sa con certezza di avere il 2 in mano. In questo caso Caio non ha alcun indizio sulle proprie carte, quindi l'unica carta che deve prendere in considerazione è quella più a sinistra (o comunque quella più esterna dal lato dove mette le carte pescate). Dunque giocherà la sua carta a sinistra che è infatti il 2. A quel punto toccherà a Sempronio che senza neanche pensarci giocherà il suo 3. In questo modo Tizio ha dato un solo indizio (il 3 a Sempronio), ma ha fatto in modo che sia Caio che Sempronio giocassero una carta ciascuno, dunque due carte giocate con un solo indizio. Purtroppo non sono casi che si presentano molto spesso, ma quando capitano è una grande soddisfazione sfruttarli, sia per chi dà l'indizio sia per chi lo capisce e lo sfrutta come si deve.
Un altro esempio, non raro, è la seguente situazione.
Tizio: 4 3 2 2 1
Caio: 3 5 [2] 5 1
Sempronio: 3 1 1 2 4
E per terra ci sono 1 2 2
In questo caso ipotizziamo che Caio abbia un indizio sul suo 2 (numero), ma non sa di che colore sia (magari precedentemente gli era stato indicato il due insieme a quello rosso che ha già giocato, ma gli è rimasto l'altro di cui non conosce il colore). In tal caso la finesse di Tizio è ugualmente possibile, perché non è obbligatorio che la carta da far giocare al giocatore intermedio sia nella posizione esterna a sinistra, ma basta che il giocatore intermedio possa dedurre quale sia. Quindi se Tizio dà l'indizio sul tre a Sempronio, quando toccherà a Caio, Caio dedurrà che ha il 2 in mano e avendo già un indizio su un due, dedurrà che il due giocabile è proprio quello.
Infatti se la situazione fosse stata questa:
Tizio: 4 3 2 2 1
Caio: 2 5 [2] 5 1
Sempronio: 3 1 1 2 4
E per terra ci sono 1 2 2
Io personalmente se fossi Tizio non giocherei mai la finesse indicando il 3 di Sempronio, perché sarei certo di indurre Caio a giocare il [2]. Poi ovviamente dipende dalle carte, se ad esempio per fattori esterni (magari ad esclusione con le carte scartate o in seguito ad indizi precedenti) Caio potesse escludere matematicamente che il 2 con l'indizio della sua mano sicuramente non è blu, allora la finesse sarebbe possibile. Ma in questo caso bisogna essere certi che Caio sia consapevole di tale certezza.
Ci sono alcuni casi limite (rarissimi, ma esistono) in cui magari si gioca in quattro e io di mano vedo che il terzo giocatore dopo di me ha una carta che è giocabile solo se entrambi i giocatori intermedi giocano la loro carta esterna sinistra. In tal caso si riesce a dare un solo indizio facendo giocare tre carte. Ad esempio per terra c'è l'1, Caio (subito dopo Tizio) ha il 2 come esterna sinistra, Sempronio (subito dopo Caio) ha il 3 come carte esterna sinistra e Pinco Pallino (che gioca dopo Sempronio) ha in mano il 4. Se io (Tizio) do l'indizio sul 4 a Pinco Pallino, subito dopo di me ci sarà Caio che vedrà che Sempronio ha il 3 esterno sinistro e dunque dedurrà che quel 4 è parte di una finesse e dunque giocherà il suo 2. Poi sarà la volta di Sempronio che vedrà che Caio ha giocato la sua carta sinistra senza indizi e che Pinco Pallino ha ricevuto un indizio su una carta apparentemente giocabile ma che ora come ora non è da giocare. Al che dedurrà che si tratta di una finesse e anche lui giocherà la sua carta a sinistra che è infatti il 3. Infine Pinco Pallino non potrà che giocare il suo 4 sapendo che è un 4 e avendo visto che sono stati giocati sia il 2 che il 3 in base ad una finesse di Tizio. Tutto ciò funziona anche se Caio e Sempronio non hanno la carta da giocare nella posizione sinistra, ma devono averla con un indizio sopra. Tutto ciò funziona se uno guarda con attenzione anche le carte in mano dei propri compagni di gioco, perché Caio può dedurre la finesse solo accertandosi che Sempronio ha in mano un 3 da lui perfettamente individuabile (o perché carta più esterna sinistra o perché il 3 è la carta più a sinistra con un indizio o di colore o di numero).