Bang!Da 2 (?) a 7 giocatori (8 con espansione).
Allora, avanti: chi di voi non ha MAI giocato a Bang?
Sarà perché è edito dalla DaVinci che è una delle principali case editrici italiane, sarà perché l'autore è l'italianissimo Emiliano Sciarra (che ha fatto non so quante ospitate nelle fiere ludiche più importanti di casa nostra da anni), sarà per il tema accattivante del western, sarà per la dinamica di gioco che prevede anche il bluff, fatto sta che qui in Italia Bang! ha avuto un grande successo e fra i giochi da tavolo "poco mainstream" (mi riferisco ai mostri sacri Risiko, Cluedo, Monopoly e via discorrendo) immagino sia uno dei più venduti nello Stivale (rigorosamente con lo sperone da cowboy).
Il fatto è: molti di noi (me compreso) hanno usato Bang! come una specie di trampolino di lancio verso i giochi da tavolo belli, fighi, quelli che
gli altri non conosce. Ma dopo anni, è ancora un gioco valido? E' ancora piacevole farsi una partita da Sceriffo o Fuorilegge, Vice o Rinnegato?
Per quei pochi che ancora non conoscono Bang!: da 2 (ma in verità funziona da 4 giocatori) a 7 (già con la prima espansione si può arrivare a 8, però) giocatori interpretano i ruoli segreti di Vicesceriffo, Fuorilegge o Rinnegato, con lo Sceriffo unico ruolo palese. Ognuno ha un personaggio con la sua abilità speciale e una serie di carte azione per difendersi o attaccare gli altri e nel corso della partita i ruoli si palesano, più o meno.
Come detto: bella la caratterizzazione, belli i personaggi, divertente la componente di bluff che non è "pura" ma basata sulle proprie azioni, bello tutto...
Ma i tempi morti sono numerosi, soprattutto in una partita con molti giocatori. Una partita che può durare parecchio tempo e in un gioco A ELIMINAZIONE questo vuol dire che il primo "morto" del gioco resta lì una buona mezz'ora a non fare un cavolo. Difetto ENORME che Sciarra ha corretto pubblicando in seguito Samurai Sword (gioco analogo ma senza alcuna eliminazione), difetto che già da solo pregiudica un po' il giudizio sul gioco.
Così, a mesi (o anni?) di distanza dall'ultima partita giocata, mi vien da dire: quasi quasi funziona meglio in 4, con la componente bluff ridotta al minimo, pensandolo come un semplice gioco di carte, che in più giocatori, dove la durata si dilata e il primo eliminato maledice l'aver scelto questo gioco. Insomma: non è invecchiato benissimo. Ma, sarà a causa della nostalgia e dell'"affetto", se mi passate il termine, per le tante partite giocate, riesce a strapparmi un giudizio medio.
Come tante cose, magari tornerà di moda e ci rigiocheremo!