Outing
[à uting]
SIGN Pratica che consiste nel rivelare il segreto orientamento sessuale di una persona
voce inglese, costruita a partire dall'avverbio [out] fuori, presente nell'espressione [coming out],
e trasformato nel verbo transitivo [to out] buttare fuori.
Altrimenti, [outing] ha anche il significato di gita, escursione.
Una parola usata il più delle volte a sproposito, che ci fa fare la figura dei provincialotti.
Infatti questo termine viene spesso usato erroneamente per indicare il 'coming out', cioè la rivelazione del proprio orientamento sessuale (specie se omosessuale);
invece, si tratta di una pratica, giornalistica e politica, che consiste nel rivelare l'orientamento sessuale di una persona, che questa aveva tenuto nascosto.
La metafora che sostiene queste espressioni è quella dell'armadio (in inglese, 'closet', che ha anche il significato figurato di 'segreto'),
una metafora forte e delicata con cui si indica la costrizione e la riservatezza del vivere nascostamente la propria sessualità :
il 'coming out', il venire fuori, si riferisce al 'coming out of the closet', cioè all'uscire dall'armadio.
L'outing, invece, diventa il buttare fuori dall'armadio, senza la volontà della persona.
L'intento dell'outing è pettegolo nelle migliori delle ipotesi, denigratorio nelle peggiori.
È una cifra importante dei nostri tempi: essere incuriositi dalla sessualità altrui, anche un po' morbosamente, è una normale tendenza umana;
ma si tratta di un interesse adolescenziale.
Una sua piega scandalistica è sintomo di un approccio poco e immaturo, e dà la vertigine pensare alla povertà di chi ha urgenza di parlare delle inclinazioni sessuali altrui.
Va detto che, nell'uso comune, con 'outing' si intende anche una qualunque rivelazione che qualcuno fa di un proprio segreto, specie amoroso:
ad esempio il collega può fare outing rivelando a tutti che sta da mesi con la segretaria.
Un uso improprio di un uso improprio: se prende piede i gendarmi non intervengono, ma, rimanendo una voce inglese, rispetto al panorama internazionale è davvero un significato inconsueto - e finisce per essere, appunto, un po' provinciale.
Dopotutto, il grosso problema degli anglicismi in italiano è che gli italiani non sanno l'inglese.