Imparare
[im-pa-rà -re (io im-pà -ro)]
SIGN Acquisire una conoscenza, un'abilità , un comportamento
attraverso il latino parlato [imparare] acquistare, composto da un [in] illativo e da [parare] procurare.
Quando una parola ha una valanga di sinonimi è segno che il significato che denota è molto vivo e complesso (e quindi importante), e nei secoli c'è stato bisogno di prenderlo da più parti. È il caso di 'imparare', che denota, in senso lato, l'acquisizione di una conoscenza.
Etimologicamente, imparare significa procurarsi qualcosa, e la versatilità di questo significato è evidente.
Imparando, ci si procaccia una risorsa - che può consistere in un sapere, in un'abilità , o in un comportamento.
Non è il solo termine, nella compagine di sinonimi che denota l'acquisizione di una conoscenza, a comunicare una cattura da parte della mente:
pensiamo ad 'apprendere' o a 'capire'.
Però l'imparare resta più concreto, autentico e versatile, con un più intenso connotato di far proprio - forse proprio perché è più intensa l'immagine etimologica del procacciare ciò che si impara.
Così si possono imparare buone maniere e poesie a memoria, un'arte marziale, un procedimento logico o una lingua.
- Ho cominciato a imparlar l'italiano -
"Imparlare" è una bellissima sintesi di imparare e parlare.
Perché non si può imparare una lingua senza parlarla e ogni volta che la si parla, si impara.
Certo è che quando la si parla senza conoscerla bene, si fanno errori, errori prevedibili ma anche divertenti e a volte rivelatori.
Come confondere due parole che vengono da un'area semantica simile, e fonderle in una parola nuova.
Quindi oltre a imparlare ogni insegnante di italiano per stranieri ha sentito parlare di 'giulio', il tredicesimo mese dell'anno (giugno più luglio)
e una volta delle studentesse mi hanno detto, impassibili, che loro a Natale mangiano il 'lecchino' (lenticchie e cotechino).
Questi errori divertenti sono le "perle" di italiano per stranieri. Sono una buona occasione per conoscere la nostra lingua vista da fuori e per gli studenti sono un pretesto per vedere le trappole in cui è facile cadere quando si studia l'italiano.
A confondere ulteriormente le idee agli studenti, c'è il fatto che nell'uso popolare imparare voglia dire sia insegnare che imparare.
Come se non ci fosse differenza fra le due cose.
È una confusione romantica ma anche sensata, infatti insegnando io imparo e gli studenti imparando, insegnano.
Come se il dare e il ricevere sapere facessero parte della stessa azione, lo stesso ciclo.
Lo disse meglio di tutti un mio studente qualche anno fa, dopo una spiegazione lunga su un argomento difficile: "So tutto, ma solo quando imparo".