SCENA 1
Un uomo entra in un bar e dice al barista che c'è un uomo che vorrebbe offrirgli un caffè, ma non lì, a casa sua.
I due uomini raggiungono la casa di colui che ha mandato l'invito. Il barista è molto preoccupato. Entrano in una stanza, dove ci sono diverse persone sedute ad aspettare. Il barista rimane fermo sulla porta a guardare quegli uomini.
Anche gli uomini lo guardano, seri ed in silenzio, mentre da una radio si sentono parole canzonatorie.
La voce è quella del figlio del barista, che prende in giro la maggior parte delle persone sedute, che sono tutti mafiosi.
SCENA 2
Una donna, con una valigia, si appresta ad una saracinesca, la apre ed entra. Lì consegna la valigia ad un giovane uomo che riposava su un lettino.
L'uomo, che è il figlio della donna, è in mutande, chiaramente vive in quella specie di magazzino. Chiede alla madre se le ha portato un libro e, avutolo, comincia a leggerlo ad altissima voce.
SCENA 3
Il barista, che altri non è che il padre del giovane, vola in America e va a parlare con un parente italo-americano della situazione del figlio.
Il cugino americano gli dice di mandare il figlio negli USA. "Vuole fare la radio? E gli facciamo fare la radio! Qua comunisti non ce ne stanno!"
SCENA 4
Il giovane, con un suo amico, esce dalla sede della radio ed entra con lui nella sua 850. Lascia l'amico a casa e riparte. Una macchina lo segue. Intanto un altro ragazzo corre trafelato alla radio, dicendo a chi è là che un suo parente, mafioso, gli ha consigliato di rimanere a casa, quella notte. Il gruppo di ragazzi esce di corsa dalla radio, in cerca del giovane, che intanto è arrivato ad un passaggio a livello.
Lì la sua auto viene raggiunta dall'auto che lo seguiva. Quest'ultima si ferma, fa i lampeggianti, poi ne escono delle persone che aprono la vettura del giovane e lo tirano con violenza fuori.
Entrambe le vetture vengono portate fuori dalla strada principale. Il giovane viene picchiato selvaggiamente, poi viene legato con una corda e della dinamite e portato sui binari. Lì viene fatto esplodere.
È una storia tristemente vera.